Qual è il numero accettabile di persone con cui andare a letto all’università?

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Una delle domande che ci si potrebbe porre consiste nel capire quale sia il numero ideale di persone con cui andare a letto mentre si è all’università, periodo durante il quale è possibile vivere al massimo delle forze la propria vita sessuale e sperimentare delle pratiche incredibilmente piacevoli.

Ecco cosa bisogna sapere in merito a questo periodo della propria vita e come gestirlo nel migliore dei modi.

compagni di letto e compagni di studi

La vita universitaria e quella sessuale

All’università, nella maggior parte dei casi, si iscrivono delle persone molto giovani, comprese tra i 19 e i 25 anni, ovvero coloro che, tendenzialmente, hanno una vita sessuale abbastanza attiva. Questo dato, però, non esclude assolutamente la presenza anche di persone maggiormente adulte che, magari, decidono di tornare a studiare per migliorare la propria carriera lavorativa, dettaglio che non bisogna sottovalutare. In entrambi i casi è importante capire quale sia il numero ideale di persone con le quali avere dei rapporti sessuali nel momento in cui si decide di frequentare l’ateneo.

Meglio molte persone oppure poche?

Quando si parla di sesso e di università occorre prendere in considerazione il fatto che si pongono ben due situazioni e potenziali quesiti che devono essere soddisfatti: meglio la quantità o la qualità dei rapporti sessuali?

A questa domanda ognuno che si trova in questa situazione può rispondere in maniera totalmente diversa, analizzando quali siano i pro e i contro di entrambe le scelte. Per quanto concerne il grande numero di rapporti sessuali, occorre prendere in considerazione il fatto che, così facendo, è possibile sperimentare tante tipologie di rapporti tutti differenti tra di loro, ognuno dei quali in grado di rispondere a tutte le proprie domande. Da quello anale al rapporto orale, se si punta sulla quantità si ha l’occasione di scoprire le tante varianti relative al rapporto sessuale, capendo anche quale sia quella maggiormente di gradimento.

Ovviamente non bisogna trascurare anche la seconda pista, ovvero un numero di relazioni contenuto il quale tende a essere caratterizzato da una qualità superiore. In questo caso occorre prendere in considerazione il fatto che, mettendo in secondo piano la varietà, è possibile vivere un rapporto a base di sesso che riesce a essere maggiormente intenso e piacevole, facendo quindi in modo che il risultato finale possa essere migliore sotto ogni ottica.

Pertanto bisogna anche capire quale sia la propria voglia sessuale e quello che si cerca, prendendo in considerazione il fatto che non esiste un numero vero e proprio accettabile che possa essere in grado di soddisfare le proprie esigenze e evitare di essere visti con occhi che possono essere tutt’altro che benevoli da parte di altre persone.

Due è meglio che una

Se proprio si vuole sapere quale sia il numero accettabile di relazioni contemporanee che si possono avere mentre si frequenta l’università, il numero due rappresenta la scelta perfetta sulla quale far ricadere la propria decisione finale. Si può anche decidere di rendere le due relazioni totalmente diverse: in una di queste potrebbe esserci anche un certo coinvolgimento emotivo, quindi andando alla ricerca di determinate sensazioni che necessitano di essere soddisfatte, quindi rendendo il rapporto intenso come pochissimi altri.

Invece con l’altra relazione è possibile esplorare diverse tipologie di aspetti che possono essere visti come interessanti, quindi capire meglio quali siano le proprie preferenze sessuali senza rischiare di rimanere poi delusi quando queste vengono svolte con la persona con cui si ha la relazione principale.

Due è quindi un numero perfetto al quale si potrebbe aggiungere una terza relazione, molto rischiosa ma potenzialmente proficua, ovvero quella con l’insegnante single, facendo in modo che l’età superiore di questa persona sia sinonimo di esperienza che viene accumulata sotto l’ambito sessuale e potenziali vantaggi per quanto concerne la carriera universitaria stessa.

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